Quinta prova del Campionato del Mondo di Enduro. Il Gran Premio d’Italia richiama i fasti della storia leggendaria dell’Enduro e… trentamila spettatori nel week end di Rovetta. Tre le prove speciali sul giro di 50 chilometri da effettuarsi quattro volte, il “famoso” Controllo Orario “tirato”, e i cento Piloti più forti del Mondo. Coreografia, scenari mozzafiato, percorso bellissimo e cura di ogni dettaglio organizzativo sono gli elementi che fanno del GP Italiano un fenomenale Evento dell’Enduro. Battaglia in ogni classe. Remes e Santolino vincono le due giornate del GP della classe E1, Renet e Meo si avvicendano in testa alla E2, e Matthew Phillips è autore della doppietta E3 nel giorno del suo compleanno.
Il Team Miglio Yamaha Yamalube si era preparato meticolosamente per il Gran Premio di “casa”, e i risultati delle prime battute di gara escono a conferma del buon lavoro della Squadra di Max Miglorati. Cristobal Guerrero, in sella alla Yamaha WR250F, inizia il Gran Premio con un terzo e un secondo posto nelle due speciali di apertura. Ma non è l’evento fortunato. Lo spagnolo, e l’italiano Gianluca Martini, non si adattano alla pressione “ambientale”. Guerrero conclude all’ottavo posto la prima giornata di gara, pagando cara una caduta nel primo Extreme test, Martini è immediatamente alle sue spalle. Domenica… Guerrero si infortuna alla mano sinistra durante l’effettuazione del primo Extreme Test ed è costretto al ritiro nel successivo Cross Test.
Cristobal Guerrero. Direi che non è stato un Gran premio d’Italia fortunato. Sono scivolato nell’Extreme Test e mi sono infortunato alla mano sinistra. Mi faceva molto male e mi sono ritirato durante il Cross Test. In ospedale mi hanno diagnosticato la frattura di un metacarpo e ingessato la mano. Adesso saranno le risonanze magnetiche a dire se ha sofferto anche il legamento. Era una gara bella e molto dura, ma mi sentivo bene pur accusando la stanchezza. Spero solo di non essermi fatto troppo male e di poter riprendere presto gli allenamenti in vista del Gran Premio del Belgio.
Gianluca Martini. È stata una gara molto difficile. Il primo giorno non ho trovato il feeling con le speciali, soprattutto con il Cross Test. Ho concluso al nono posto ma sono sicuro che avrei potuto fare molto meglio. Domenica sono partito più deciso, ma ancora nel Cross test i tempi non venivano, e rovinavo lì le buone prestazioni sulla “linea” e l‘Extreme. Così è diventata una gara in salita come sabato, conclusa al nono posto. Spero proprio che il prossimo Gran premio vada meglio, molto meglio.
Week end decisamente sfortunato, dunque, ma non da dimenticare. Assistito dal Team Miglio Yamaha Yamalube, infatti, il giovane svedese Mikael Persson ha vinto con una Yamaha WR125F entrambe le giornate della EY, e guida ora la classifica mondiale della Youth Cup.
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